VENDERE UN IMMOBILE RICEVUTO IN DONAZIONE
È POSSIBILE VENDERE UN IMMOBILE RICEVUTO IN DONAZIONE?
Da un punto di vista legale è possibile vendere un immobile ricevuto in donazione. Infatti, al momento del passaggio notarile, l’immobile entra a far parte del patrimonio del ricevente.
Tuttavia, è bene tenere a mente alcuni limitazioni e problematiche che potrebbero sorgere qualora si volesse vendere un immobile donato.
Occorre, innanzitutto, definire l’atto di donazione:
“La donazione di un immobile è il contratto con cui il donante trasferisce il diritto di proprietà di un bene immobile (quali, ad esempio, abitazioni, terreni, ecc.) in favore del donatario.”
Questa azione è un contratto a tutti gli effetti, e in quanto tale, prevede che il ricevente della donazione accetti formalmente, in sede di rogito, l’immobile donato.
QUALI SONO I VINCOLI?
L’immobile ricevuto in donazione quindi entra a far parte del patrimonio del donatario, ma ciò non toglie la possibilità di incorrere in problemi dapprima fiscali e, in secondo luogo, ereditari.
Infatti, spesso, questo immobile diventa la prima casa per colui che lo riceve. Questo però comporta una serie di vincoli da rispettare: le agevolazioni di cui si può usufruire in merito alla tassazione prevedono che l’immobile debba rimanere in possesso del ricevente (che usufruisce del bonus prima casa) per almeno 5 anni. Al decorrere di questi anni sarà possibile vendere la prima casa senza incorrere in problemi fiscali.
Ben più difficili sono le problematiche relative alle questioni ereditarie.
Infatti, gli eredi legittimi del donante, possono rivalersi sulla donazione qualora non reputino garantite le loro quote di legittima.
Infatti, gli eredi legittimi, possono rivalersi sull’immobile donato fino a 20 anni dopo l’atto di donazione o, in caso di morte del donante, entro 10 anni.
In questo lasso di tempo, l’immobile può essere riacquisito dagli eredi anche se è stato oggetto di compravendita. Questa possibilità rende le banche poco inclini a concedere un mutuo ai futuri acquirenti, poiché teme che l’immobile possa un giorno essere chiesto in restituzione dai legittimari così privandolo della propria garanzia.
QUALI SONO LE SOLUZIONI
La fideiussione bancaria o la polizza fideiussoria assicurativa tiene indenne il beneficiario, cioè l’acquirente o la Banca che eroga il mutuo per l’acquisto, dal danno economico che potrebbe subire a seguito dell’esito vittorioso dell’azione di restituzione da parte dei legittimari. La durata della polizza è fino al termine di prescrizione dell’azione di restituzione.
La polizza può essere sottoscritta sia contestualmente alla donazione per garantire in futuro la commercialità del bene sia in un momento successivo, o dal donatario, o dal terzo acquirente o dall’Istituto Bancario che intende finanziare l’acquisto o la ristrutturazione.
La compagnia di Assicurazione AON, ha realizzato con i Lloyd’s di Londra, la prima assicurazione a copertura dei rischi derivanti dall’acquisto di immobili di provenienza donativa, garantendone la commerciabilità e la sicurezza della compravendita anche a distanza di anni dall’acquisto.