Se li hanno abbandonati ci sarà un perché: gli edifici più strani del mondo
Se li hanno abbandonati ci sarà un perché: gli edifici più strani del mondo
Da strutture avveniristiche a scenari spettrali il passo è breve. Anche troppo. Di esempi di edifici che nei progetti dovevano essere l’orgoglio di una nazione intera, ma che poi sono tristemente caduti in disuso, ne è davvero pieno il mondo. E per rendersene conto basta dare un’occhiata a questa galleria da brividi in cui la realtà, purtroppo, supera sistematicamente l’immaginazione.
Sutyagin House
La prima tappa del giro del mondo ci porta in Russia, ad Arkhangelsk. Qui Nikolai Petrovich Sutyagin fece costruire questa grande casa in legno nel 1992, nota come Sutyagin House, di 44 metri d’altezza e ben 13 piani. Per realizzarla ci sono voluti 15 anni e una volta completata è stata definita persino l’ottava meraviglia del mondo (non si conoscono i responsabili di questa affermazione).
Lo stesso Sutyagin raccontò al Daily Telegraph: “All’inizio ho costruito tre piani, ma allora la casa sembrava sgraziata, come un fungo. Per cui ne aggiunsi un altro ma l’aspetto non era ancora quello giusto, allora ho continuato. Quello che vedete oggi è un fortunato incidente”. Più che continuare, ha perseverato. Ma una volta finito in carcere (per estorsione, non per lo scempio architettonico) la casa è rimasta abbandonata.
Sanzhi Pod City
Nelle intenzioni, doveva essere una struttura turistica per i militari Usa a Taiwan.
Fu terminata nel 1978, costruita per assomigliare in tutto e per tutto a uno “stormo” di Ufo. Fatto sta che non venne nemmeno inaugurata e le versioni sono due. C’è chi dice che sia colpa di eccessive perdite economiche.
E poi c’è chi è asserisce che sia tutta colpa di una maledizione. Secondo parte della popolazione, infatti, così si spiegherebbero i numerosi suicidi di operai durante il periodo della costruzione della struttura. E la causa di eventi soprannaturali sarebbe di un cimitero olandese sotto le fondamenta. Nel 2010 è stata demolita.
Buzludzha monument
Evidentemente, in quell’epoca, gli Ufo dovevano andare parecchio di moda tra gli architetti (o sedicenti tali). Perché nel 1981 il partito comunista bulgaro costruì un imponente quartier generale in cima a una montagna. Segni particolari? Sembrava un disco volante. Dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989, la Bulgaria è passata in democrazia e uno dei primi effetti è stato abbandonare l’edificio, che ancora oggi è in piedi e desolatamente vuoto.
Tianducheng
E che dire di questa incredibile cittadina cinese, costruita nel 2007 appena fuori Shanghai, pensata per essere una replica di Parigi. Tutto vero, e ha addirittura la sua Torre Eiffel alta 108 metri. Non è proprio una città fantasma, ma poco ci manca.
Era stata costruita per 10mila persone, oggi ci vivono solamente 2mila anime.
Bodie
Si tratta della più grande città fantasma degli Stati Uniti. Si trova in California e venne fondata nel 1859 e qualche anno più tardi vennero scoperte proprio lì delle miniere d’oro. La popolazione toccò quota 10mila abitanti diventando nota come “la città del peccato” (si contavano 65 locali tra bordelli e saloon), ma una volta finito l’oro venne progressivamente abbandonata.
Fortezze Maunsell
Costruite sull’estuario dei fiumi Tamigi e Mersey durante la Seconda guerra mondiale, per difendere il Regno Unito dagli attacchi nazisti, furono abbandonate negli anni ’50. Successivamente furono sede di radio pirata britanniche. Nel 2005, l’artista Stephen Turner decise di trascorrervi un mese per provare l’esperienza dell’isolamento.
Isola di Hashima
Viene chiamata anche Gunkanjima, che significa “isola della nave da guerra“. Dall’alto, infatti, ricorda la famosa nave corazzata giapponese, la Tosa. Nel 1974, dopo la chiusura dello stabilimento minerario ospitava, è stata abbandonata divenendo uno dei più grandi e significativi esempi di archeologia industriale, argomento frequente di discussione tra gli appassionati di rovine.
Consonno
Dulcis in fundo, l’Italia. Questo paesino della Brianza a metà del ‘900 sarebbe dovuto diventare la “Las Vegas della Lombardia“. Vennero infatti costruiti un minareto, una pagoda cinese, una balera e decine di altre strutture. Una frana, però, rese inagibile il paese e il progetto fallì sul nascere.