
Quanto vale la tua casa? Mini Guida per il giusto prezzo: 1) Elementi per la valutazione
ROSETO DEGLI ABRUZZI – Dare il giusto valore ad una casa è uno degli aspetti che preoccupa di più chi si appresta all’acquisto o alla vendita di un immobile.
Non solo quando si tratta della prima trattativa della vita.
Anche investimenti successivi possono risvegliare dubbi sulla stima corretta, che in realtà è determinata da molteplici fattori, alcuni dei quali variabili, soggettivi, non “scientifici” insomma.
Il consiglio è sempre quello di affidarsi a un professionista del settore immobiliare, il quale dovrebbe garantire competenza, conoscenza del mercato, esperienza e oggettività nel formulare una stima commerciale di una proprietà.
In ogni caso, può essere utile analizzare gli elementi che contribuiscono a formulare una valutazione il più possibile corretta e vicina a quello che si definisce “il più probabile prezzo di mercato” di una casa.
Questo perchè è sempre valido un principio alla base di ogni compravendita, qualunque sia la tipologia di beni o servizi di cui si sta parlando, ovvero il principio che:
è sempre il mercato a fare il prezzo, è sempre il punto di incontro tra la domanda e l’offerta.
Per cui, è corretto affermare che:
“una casa vale tanti soldi, quanti si è disposti a spendere per acquistarla”.
Detto questo, come si può comprendere, anche da soli, quanto vale una casa?
Che sia la nostra da mettere in vendita o l’abitazione dei nostri sogni da acquistare, i punti fondamentali da tenere presenti per stabilire il giusto valore sono di base gli stessi.
Un professionista esterno ha il vantaggio di non essere condizionato ( o almeno non dovrebbe) da influenze di tipo emozionale, affettivo, aspettative e desideri.
Tolta la parte “soggettiva”, gli elementi fondamentali da considerare sono innanzitutto:
UNO: Posizione dell’immobile.
Questo fattore può far oscillare notevolmente la quotazione ed è da tenere ben presente. Un bilocale in pieno centro può costare quanto una casa indipendente in periferia, ad esempio, a seconda delle città e dei quartieri. La percezione della comodità della posizione, in termini di accesso ai servizi, vivibilità, prestigio, rumorosità della strada, traffico veicolare o zona pedonale, parcheggi, trasporti, influisce in gran parte sul prezzo.
DUE: Regolarità dell’immobile.
Un immobile con tutte le carte in ordine è indubbio che possa essere venduto con più facilità. E’ bene che in via preventiva si abbia accesso a informazioni di tipo catastale e urbanistico per accertarsi della regolarità della proprietà e saper affrontare e prevedere eventuali costi e tempi necessari a pratiche di sanatoria, variazione di destinazione d’uso, ipoteche e iscrizioni.
TRE: Stato dell’immobile.
I costi di ristrutturazione spaventano. Sono un’incognita che pesa in modo importante non solo sul prezzo ma addirittura sulla decisione o meno di formulare una proposta e acquistare la casa.
Una valutazione tiene conto delle condizioni in cui una casa si trova, guardandola nel suo insieme.
Si considera l’edificio, la sua età di costruzione, le manutenzioni effettuate e quelle da fare, il contesto, il quartiere, le pertinenze comuni e quelle esclusive, per poi passare all’interno e quindi alle finiture, agli impianti, agli infissi, fino alla suddivisione efficiente o meno degli ambienti.
Si può affermare che per ogni euro messo in conto per lavori di ristrutturazione, ammodernamento, efficientamento energetico, il potenziale acquirente sia portato a detrarne almeno il doppio dal prezzo offerto.
Queste sono le considerazioni di base, alle quali si aggiungono fattori secondari ma non meno importanti come le spese di gestione, i valori medi al metro quadro per la zona di riferimento, il peso della tassazione in base ai valori catastali e alla tipologia di acquisto, che proveremo ad approfondire nel prossimo appuntamento.
(di E. Marchini)