
La tua casa, un progetto imprenditoriale: 5 idee.
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ROSETO DEGLI ABRUZZI – Se il mercato immobiliare regge ancora nonostante la situazione di crisi generalizzata causata dalla pandemia Covid-19, ciò non toglie che non sarebbe male trovare un modo di guadagnare dalla propria casa senza essere per forza costretti a venderla.
Le possibilità sono molteplici, con investimenti e impegno variabili a seconda della soluzione presa in considerazione e si prestano, in alcuni casi, a essere le basi per un buon progetto imprenditoriale e duraturo.
E’ certo che parlare di imprenditorialità e business in questo delicato momento storico significa camminare su un campo minato: le incertezze sono molte, le restrizioni ancor di più. Ma uno sguardo ottimistico al futuro non può essere che di aiuto a vivere meglio, per quanto fattibile, l’attesa di tempi più sereni e di un ritorno alla normalità che tutti ci auguriamo.
Ecco allora alcuni spunti per ottenere una seconda entrata economica sfruttando la propria abitazione:
1.Diventa un Host e trasforma gli spazi extra della tua casa in un AirBnB.
Questa formula ormai nota di ospitalità fu ideata nel 2007 da Brian Chesky e Joe Gebbia, a San Francisco ( California) . I due, che avevano difficoltà a pagare l’affitto della loro casa, decisero di mettere a disposizione alcuni posti letto a pagamento, sfruttando la scarsità di camere libere nelle strutture ricettive della zona in occasione di una importante convention. La cosa funzionò a tal punto che oggi www.airbnb.com è una società valutata complessivamente 31 miliardi di dollari e quotata in borsa proprio dal dicembre di quest’anno.
Se si ha dunque una stanza o spazi extra da affittare o anche una intera casa (fino a ville e abitazioni di lusso) si può pensare di entrare in questo grande circuito, offrendo ospitalità e accoglienza per brevi periodi nel rispetto delle normative di ogni Paese, garantendo i servizi essenziali e la disponibilità delle date prenotate, riuscendo in tal modo a ottenere un guadagno extra dalla propria abitazione, con un prezzo per notte che può variare in base a location, servizi offerti, tipologia di sistemazione e anche recensioni positive che possono far crescere la “reputazione” di un Host.
2. La passione per la cucina diventa un’esperienza da condividere con l’Home Food/Home Restaurant. Cucina social a casa propria.
Non più di 500 coperti l’anno e un ricavo non superiore a 5000 €: questi i parametri dell’attività di Home Restaurant, ovvero la preparazione e consumazione occasionale di pasti a casa propria, in giorni dedicati e per un numero limitato di commensali paganti, da contattare attraverso piattaforme digitali apposite. Nonostante il vuoto normativo che persiste, l’attività di ristorante a domicilio ha fino ad oggi prodotto ricavi per oltre 8 milioni di euro, un settore fermato purtroppo solo dall’attuale pandemia ma che era lanciato verso una crescita esponenziale. Una dichiarazione di inizio attività, in base alle varie realtà territoriali (“SCIA”) il rispetto delle norme igienico sanitarie per gli alimenti e per la loro preparazione, tracciabilità dei prodotti e dei pagamenti, ricette della tradizione e slow food, tutto questo per un’iniziativa di auto imprenditorialità che ha fino ad ora permesso di ricavare rendite extra senza muoversi dalla propria abitazione.
3. La casa come set cinematografico: location in affitto
Chi non ha mai sognato di vedere la propria casa sul grande e piccolo schermo, ambientazione ideale per un film, uno spot, una fiction o un evento speciale? Non è difficile come potrebbe sembrare. Il mondo della comunicazione è sempre alla ricerca di location interessanti e particolari da utilizzare come set per le riprese di una produzione audiovisiva. Affitti brevi, per il tempo strettamente necessario alla produzione, che consentono di realizzare un introito extra per alleggerire le spese di gestione di un immobile, specialmente quando si tratta di proprietà importanti, di grandi dimensioni, dimore storiche come palazzi e castelli.
In questi casi rivolgersi ad agenzie specializzate è la cosa migliore, per avere la certezza di un professionista che curi tutti gli aspetti contrattuali e organizzativi, dalla promozione dell’immobile su circuiti specializzati con foto e caratteristiche, alle necessarie coperture assicurative contro gli eventuali danni arrecati all’arredo o agli ambienti. Questo perchè il regista o la società di produzione hanno comunque facoltà di modificare gli interni e anche gli esterni della casa a condizione che tutto venga ripristinato nello stato originario a riprese concluse.
Un affitto come location può variare dai 500€ anche ai 3500€ al giorno a seconda della tipologia di casa, molto richiesti sono i loft, abitazioni urbane in stile industriale, e ville di lusso o particolare prestigio oltre alle ambite dimore storiche.
Alcuni siti dove trovare informazioni:
www.pachira.it
www.locationset.com
www.homeliwood.com
www.faceandplace.com
4. Affittare una stanza, un box, un posto auto.
Nelle aree a maggiore densità urbana o città universitarie una soluzione per ottenere un guadagno extra dalla propria casa potrebbe essere quella di affittare spazi in condivisione, camere a studenti o lavoratori concedendo l’uso di servizi come cucina e internet, o la locazione di garage e posti auto sempre richiesti specialmente nei centri cittadini o nelle zone turistiche.
Affittare una stanza o una porzione della casa in cui si vive è previsto dalla legge, anche in caso che il locatore stesso sia a sua volta inquilino in affitto. In questo caso si parla di sublocazione e, ameno di espressi divieti riportati in contratti con il proprietario e regolamenti di condominio (che comunque possono vietare l’attività di affittacamere e non l’affitto occasionale) c’è comunque l’obbligo di comunicare le generalità dell’affittuario. L’affitto occasionale è regolamentato da un normale contratto di locazione a uso abitativo, secondo i modelli previsti dalla normativa, cioè a canone libero, concordato o transitorio e per studenti.
5. Affittare spazi condominiali per installazione di cartellonistica pubblicitaria, teloni, pannelli solari, antenne di gestori telefonici.
A livello condominiale, se c’è un accordo unanime tra tutti i condomini, un modo redditizio per alleggerire le spese di manutenzione generale è quello di mettere a frutto gli spazi comuni inutilizzati, che vanno dalle facciate cieche (prive di finestre e aperture) ai cortili, ai lastrici solari e tetti per consentire affissioni pubblicitarie di grandi dimensioni, molto richieste specie nei grandi centri urbani e nelle zone ad alto traffico pedonale e veicolare.
Cartellonistica 6×3 o a intera facciata, o gli artistici teli a copertura ad esempio delle impalcature durante le ristrutturazioni, possono portare a guadagni anche di svariate migliaia di euro. Il sito www.condominio.it offre alcuni dati interessanti riportando come un cartellone esposto su una palazzina nel centro di Milano possa fruttare anche 30 mila euro l’anno, cifra che si dimezza in città dove ad esempio le tasse sulle affissioni pubblicitarie sono più pesanti.
Stesso discorso, vale per le antenne dei gestori di telefonia mobile, sempre alla ricerca di nuovi spazi per installare nuove antenne e migliorare o aumentare la copertura del segnale sul territorio.
Anche in questo caso, serve l’unanimità del condominio per concedere l’affitto degli spazi con ricavi che possono aggirarsi anche sui 20-25 mila euro annui. Il tutto regolato da contratti di locazione specifici che non intaccano la proprietà dell’immobile. Le possibilità di affitto esistono anche per i terreni incolti, sempre tenendo conto, in tutti i casi, del fatto che si tratta di apparati e installazioni che prevedono emissioni di onde elettromagnetiche e quindi soggetti al rispetto delle leggi che regolamentano tali emissioni e all’approvazione di chi vive nelle vicinanze.
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