Prosegue l’ottimo andamento per la vendita e l’acquisto di immobili nel nostro Paese che nel corso del primo trimestre del 2018 ha messo in luce una dinamica di crescita non accompagnata però da una ripresa dei prezzi delle case.
Secondo quanto rivelato dall’ultimo Rapporto Immobiliare Residenziale 2018 curato dall’OMI in collaborazione con l’Abi cresce progressivamente il numero delle compravendite, per un totale di 176.687 atti notarili. Dati positivi sia per il mercato immobiliare residenziale che ha visto un incremento del +0,5%, sia per quello commerciale che ha collezionato un +1,3%.
Su le compravendite, giù i prezzi
Se rispetto al trimestre precedente alcune delle evidenze sono decisamente positive, con un +4,2% di transazioni immobiliari, un +0,6% di compravendite e un +1,5% di mutui e finanziamenti per l’acquisto di immobili, non si può certo estendere il discorso ai prezzi delle case.
Stando ai dati resi noti di recente dall’Istat, le somme necessarie per finalizzare l’acquisto di un immobile nel primo trimestre di quest’anno avrebbero visto una riduzione dello 0,3%. Per l’OMI e l’Abi non ci sarebbe di che preoccuparsi: secondo le stime, questo trend potrebbe vedere una sua inversione di rotta entro il 2020.
Le cause di questo andamento al ribasso dei costi delle case secondo il parere degli esperti sarebbe da ricondurre principalmente a due fattori: l’offerta di immobili sul mercato supera la domanda, pertanto per essere competitivi è necessario puntare sui prezzi, inoltre non sono previsti grossi margini di crescita per l’economia italiana nel 2018 e quindi i costi degli immobili dovranno adeguarsi alle esigenze degli acquirenti.
di Francesca Lauritano